La marijuana: un aiuto contro diabete e osteoporosi

La marijuana legale ha molteplici effetti positivi, che la scienza sta confermando con studi specifici. Le proprietà del cannabidiolo, la sostanza principale contenuta dalla cannabis, influiscono positivamente su diversi aspetti dell’organismo.

Sono già conosciuti gli usi contro il dolore e i disturbi da ansia, come lo stress cronico o gli attacchi di panico. Ora arrivano anche conferme sull’efficacia nel contrastare la progressione di alcune malattie croniche e degenerative, come il diabete e l’osteoporosi, oltre ad Alzheimer e Parkinson.

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Ci sono effetti collaterali?

Molte persone temono di provare sensazioni indesiderate quando assumono la marijuana, legati magari a effetti stupefacenti. In realtà la marijuana legale, detta anche light, non dà effetti psicoattivi; per questo può essere utilizzato contro disturbi generici, come insonnia o ansia, senza  conseguenze collaterali inaspettati.

Questo perché nella marijuana legale la concentrazione di THC è pari allo 0,2 per cento; è questa sostanza che ha effetti psicotropi. Inoltre, dato che è un prodotto naturale, può risultare anche più sicuro di farmaci come analgesici o ansiolitici.

Naturalmente, il consiglio è sempre quello di chiedere un parere al proprio medico, anche  per valutare con lui le dosi migliori per voi. E anche il modo; la marijuana è venduta in diversi formati. Una delle più comuni è l’olio, usato spesso per via sublinguale, per la rapidità ed efficacia dell’effetto. Ma esiste anche in forma liquida, per essere vaporizzato, in cristalli o creme, o la classica erba per essere fumata.

Prevenire il diabete

Le stime dicono che oltre 415milioni di persone in tutto il mondo soffrono di diabete. La malattia, che inibisce la naturale produzione di insulina nell’organismo, è una patologia cronica che nel lungo periodo può dare luogo a diverse complicazioni. Non esistono cure definitive al momento, ma solo la gestione della malattia con trattamenti quotidiani di insulina.

Il diabete può insorgere anche in età giovanile e adulta, ma avanza con l’età. La marijuana può aiutare a contrastare la progressione. Alcuni studi preliminari dimostrano che il cannabidiolo influisce positivamente sulle persone diabetiche; rallenta la progressione della malattia, da quello di tipo 1 a quello di tipo 2.

L’uso di marijuana influisce anche sugli altri sintomi della patologia, come l’aumentata sensibilità alla temperatura e la facilità di contrarre infiammazioni; inoltre ha migliorato il sistema immunitario dei pazienti che la hanno utilizzata.

Rafforzare le ossa e prevenire l’osteoporosi

Un problema tipico dell’età avanzata, soprattutto per le donne, è l’osteoporosi, ovvero un aumentata fragilità delle ossa. La medicina ha riscontrato la presenza di alcuni ricettori del cannabidiolo proprio nel tessuto osseo; questo significa che la sostanza può essere recepita dalle ossa, e con lei i benefici che procura.

I vantaggi possono essere sfruttati sia come terapia preventiva, che come sostengo in seguito a fratture, favorendo una più rapida rigenerazione delle ossa.